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IL TRATTAMENTO PSICOLOGICO E PSICHIATRICO DEL PAZIENTE OSPEDALIERO TRA DISTURBO DELL’ADATTAMENTO E CRISI SUICIDARIA
Il Disturbo dell’adattamento e la crisi suicidaria rappresentano, nell’immaginario collettivo e nella
pratica clinica sanitaria, condizioni cliniche in riferimento a gravi eventi negativi, stressogeni e/o
traumatici. Il contesto sanitario, in genere, tende ad amplificare il disagio del paziente che già soffre una
condizione frammentata del proprio Sé, e che rischia di infrangersi totalmente dinanzi a situazione
estreme e distorte, non pienamente accolte o che risultino aspramente critiche sul piano emotivo e
fisico, con una conclusione spesso drammaticamente vissuta da pazienti, familiari ed operatori.
Eventi significativi nella vita di una persona (divorzi, separazioni, licenziamenti, lutti, trasferimenti,
cambiamenti lavorativi, mobbing, bullismo, problemi di salute, interventi chirurgici, notizie di diagnosi e
prognosi particolarmente gravi, etc.) possono, se scarsamente evidenziati nella pratica clinica
psicoterapeutica e psichiatrica, evolvere in modo irreversibile, talvolta irreparabile.